silenzio forse nolenzio

Il silenzio non esiste.
Quando sto zitto costruisco un pezzo di silenzio.
Sento un gran casino, quello si che si sente! Il silenzio non lo sento.
Senti che pace, che silenzio, è possibile che la pace sia riconducibile al silenzio?
In guerra non c’è silenzio, i morti silenziosi aspettano la pace.
Il casino silenzioso è quando ascolti i tuoi pensieri agitarsi nel cervello.
Il silenzio è inversamente proporzionale al rumor/suono.
Solo la morte descrive esattamente il concetto di silenzio.
Se sto zitto in una camera insonorizzata sento tutti i rumori corpo.
Ascolta il silenzio e senti i messaggi cosmici.
Allora hanno ragione quelli che sostengono che il silenzio non esiste.
Il silenzio è generato dal rumor/suono altrimenti non ha modo di esistere.
Silenzio uguale a niente, nessuno, inesistente, impercettibile e presente.
Grazie al silenzio posso esprimermi, parlare, comunicare, cantare, suonare, creare.
Prima di fare un tuffo mi raccolgo nel silenzio, ed è lì che trovo la spinta e il coraggio di buttarmi.
Nel silenzio totale il tempo cambia dimensione forse rallenta e quasi si ferma.
Quando uno sta zitto, la prima cosa che fà è silenzio.
Nel silenzio non si è mai da soli se si ascolta bene.
Chi sta zitto non fa silenzio, sta solo zitto.
Per far silenzio devi ascoltare.
Il silenzio è uno scrigno chiuso, quando lo apri esce di tutto…

 

 

 

la funzione evolutiva del dolore

cari miei, è da tempo che non metto fuori il naso, stavo facendo un giro nell’interno…tanto per vedere un po’ che aria tira… c’è una bella brezza stimolante e tonificante, è il soffio dell’anima è energia avvolgente, è sintonia propagatoria col circostante, stimolo alla ricerca alla comprensione, tutto mi porta a sorprendere il mio involucro o veicolo corporeo che mi serve per l’azione, indispensabile per la crescita e per oltre-passare.

E così il corpo va alimentato parallelamente allo spirito che funziona al massimo con l’amore creando una potente onda magnetica attorno ad esso.
Sto dedicando parecchio tempo all’alimentazione; succede che quando ci si immerge con entusiasmo ed energia nelle cose, ecco che si attirano situazioni importanti alla comprensione.
Un paio d’anni fa ho avuto il grande piacere di cenare da Pietro Leemannnel suo ristorante di Milano Joia, e ho conosciuto un grande personaggio che fa le cose con amore per se e per gli altri…ho mangiato benissimo.
E adesso arriva questa formidabile proposta facilitata da Pietro e con Marco Ferrini fondatore del centro Bhaktivedantahttp://www.centrostudibhaktivedanta.org/it/ ed è proprio il tema che mi attira da parecchio tempo.
Salute e alimentazione.

mi pare un’occasione da non perdere…a presto.
posti limitati, meglio confermare la presenza, grazie.

Ivano

 

vinosofia

uno dei miei “pallini” è il benessere, perciò l’alimentazione in primis. 

Alimentare il corpo e la mente/cuore creando un flusso tra la mia energia vitale e tutto ciò che mi sta attorno. 
Parlando in giro sento l’urgenza di andare verso le cose “giuste”, ci stiamo accorgendo che se non sta bene il mio prossimo non sto bene neanch’io. 
Ma chi è Il mio prossimo? Lui è una vibrazione, è frequenza che se non è armonica stride con la nostra, allora mi chiedo questa onda dove si ferma? o meglio dove inizia a sciogliersi o a fondersi?. 
Questo stimola una questione: il nostro corpo fisco finisce dove lo percepisci mentre il corpo spirituale dove finisce?
Seguendo quest’onda che sollecita la mia curiosità in varie direzioni, vado anche alla ricerca di vini che rispondano a criteri biodinamici, e scopro il concetto di rispetto che esiste e diventa sempre più fine portando i prodotti in sintonia con la natura, questa è evoluzione. 

Gli agricoltori si battono con forza e amore incondizionato per sentire che la terra è a proprio agio e che i prodotti siano carichi di energia pulita e vitale; è quell’energia che ci aiuta a rispettare e amare chiunque esso sia animato. 
Penso per un attimo alla parola “primadorainpoi” come vortice, ciclo, spirale, vita, onde, flussi… 

La mia ricerca mi porta a conoscere personalmente i produttori, a visitare i vigneti per capire la loro filosofia, per sentire le persone parlare e condividere idee, emozioni, sentire il loro amore per la terra e il rapporto con il cosmo è molto stimolante, tutto ciò si esprime nei vini che producono, vini naturali accompagnati nel loro divenire da mani sagge e rispettose.

Un’affermazione di un medico: bere un bicchiere a pasto fa bene alla salute.

Secondo vari articoli che ho letto e riflettendoci su mi son detto è così! seguire l’affermazione porta il corpo in acidità soprattutto per il fatto che il fegato deve lavorare tanto per smaltire l’alcool che è tossico per l’organismo e per un suo corretto funzionamento. 
Detto ciò direi che è fantastico bere bene ogni tanto, per  bere bene intendo il massimo possibile, eliminando tutto ciò che è innaturale. 
Così mi butto nella biodinamica, anche come filosofia di vita e vi propongo una degustazione sfiziosa da tutti i punti di vista, 
direi olosensoriale, olos che ti avvolge in modo toroidale.
La degustazione è accompagnata da un buffet vegano; anche qui penso alla vibrazione del rispetto che mi porta sempre più con forza a comprendere che non esiste un animale sul pianeta che abbia la vocazione di farsi usare fino alla morte dall’uomo! la mia vibrazione si fonde con gli ortaggi, la frutta e tutte le infinite combinazioni vegetariane. Mangiare vegetariano aiuta le vibrazioni ad andare oltre, cucinare vegetariano stimola la fantasia e positività.
Qui cito una frase che trovo del sito dell’ospite Paolo Cicale: “la filosofia ha sempre dovuto fare i conti con l’uomo, con ciò che egli è e con ciò che deve essere per salvare se stesso e vivere in pace con gli altri uomini e con il mondo”

Ci sarà un ospite eccezionale che è il filosofo Paolo Cicale, socio fondatore e vicepresidente di APRUA (Associazione per una responsabilità umana in azione) una persona che adotta la Filosofia come stile di vita ed è in continuo aggiornamento svolgendo attività di ricerca.
Nella scenografia dipinti di Giulia Fonti.

degustare, filosofare con Paolo Cicale

 

workshop di ecopsicologia

Ecopsicologia con Lorenza Persico, Carmen De Grazie, ospite Ivano Torre

Avere una sensibilità ecologica non vuol dire essere dei super eroi del riciclaggio, o avere uno stile di vita ineccepibile dal punto di vista dell’ecologia, o saper fare dei discorsi intellettuali sulle questioni ambientali.
Tutti noi abbiamo una sensibilità ecologica.
Tutti noi abbiamo il diritto di esprimerla rispettando ciò che siamo.
Ognuno di noi ha un modo personale e particolare di partecipare al cambiamento, per viaggiare verso un futuro che sostenga la vita sul pianeta.
Qual’è il vostro modo personale e privilegiato di prendere parte al cambiamento in atto?

 

dettagli serata sensoriale

ciao a tutti,

di seguito i dettagli per la serata di sabato 22 giugno in via Pizzo di Claro 26
visto le numerose adesioni ci sarà poco spazio per i posteggi.
Facendo però 3 passi si potrà parcheggiare in zona casa anziani Greina e gattile.
Da parte della forza dell’ordine ci sarà tolleranza per chi metterà l’auto a bordo strada (con discrezione).
Dalle ore 19:00 potrete degustare vini biodinamici di formidabile qualità, tranne uno che è celestialmente cosmico!
Durante la sera potrete visitare la cantina.
Il buffet vegetariano preparato con materia prima biologica sarà garantito da amici.
Ci saranno tartine di ogni tipo, una sfilata di polpette alle verdure, spiedini ai formaggi, frittate e crostate varie, pane bio e quant’altro.
La serata sensoriale ha come obbiettivo stimolare l’ascolto profondo dei gusti, dei suoni e delle sensazioni.
Un ingrediente importante da portare è la pazienza che mette in uno stato di calma, positività e apertura alla sorpresa…
Ho chiesto il permesso alle autorità per i parcheggi e ovviamente per la musica che sarà condimento della serata, poi risulta strano l’esperimento olofonico con inizio alle ore 23:00
e che potrebbe creare problemi di decibel, schiamazzi notturni, rumori molesti e inutili ecc… al ché ho raccontato le seguenti motivazioni e senso dell’esperimento:
la prima cosa è che i suoni o rumori emessi dagli strumenti o oggetti usati, non dovranno superare il volume di quello che si sente tutt’attorno, per esempio
è con grande piacere e gioia che comunico la presenza dell’usignolo di fiume arrivato sulla riva del Ticino vicino casa, che sicuramente parteciperà all’esperimento olofonico.
Perciò i musicisti dovranno dialogare con i suoni della notte e con il silenzio…nel centro del giardino si potrà ascoltare in olofonia naturale l’opera notturna,
la cosa che più mi impressiona e che se si ascoltano suoni poco percettibili si aumenta la forza d’ascolto e la sensazione di vivere il presente si fa palpabile.
Il giardino sarà illuminato da torce e decorato da sculture e dipinti, solo un piccolo faretto per l’angolo lettura sotto il grande fico.
Non ci sarà nessuna amplificazione, tutto sarà naturale.
Durante la degustazione, sotto al pergolato si potranno sentire musicisti e cantanti.
In caso ti pioggia il tutto viene portato allo Spazio culturale temporaneo in piazza indipendenza 1.
Ci vediamo, tanti saluti e grazie.
Ivano

tre x tre concerti

 

www.claudiofarinone.com

L’idea di questo CD nasce da una sintesi estrema, in uno strumento solitario, di molte esperienze sonore condivise dal chitarrista italiano in tanti anni, con altri musicisti. Nonostante la sua formazione classica, il suo linguaggio non si avventura semplicemente in una lettura di musica composta da altri ma vive dell’interazione tra pagina scritta e momenti aperti all’improvvisazione, alla scrittura estemporanea. 

Seguendo questa idea, Claudio Farinone  incontra nel suo percorso artistico e di vita, la musica del compositore e polistrumentista americano Ralph Towner, una delle figure più importanti della chitarra della seconda metà del Novecento e della contemporaneità. La sua opera è una perfetta sintesi tra l’idea di una pagina scritta nota per nota, organizzata e pensata in modo scrupoloso, e un’apertura alla pratica dell’improvvisazione e all’estemporaneità. Claudio Farinone coglie nei suoi brani l’opportunità di una trasformazione, di un’esperienza totale e creativa che non riduca la pratica musicale a una semplice “interpretazione”.  Una delle caratteristiche principali della musica di Towner sta nella minuziosa ricerca sui cosiddetti voicing, ovvero le posizioni con cui si ottengono gli accordi sullo strumento. Questo lavoro è volto a valorizzare una delle caratteristiche di maggior fascino della chitarra: il timbro. La sua musica è una perfetta sintesi tra rigore formale, inventiva e una seduzione coloristica che ha fatto innamorare generazioni di musicisti e appassionati della sei corde.

Ispirato da questo percorso, Farinone ha pensato di ampliare ulteriormente le possibilità della sua esperienza di chitarrista, impiegando una chitarra a otto corde, due in più nel registro grave, ed una chitarra baritono, strumento che suona una più grave rispetto alla chitarra tradizionale.

La pubblicazione, di orientamento audiophile, è la prima uscita di una nuova linea della label italiana Abeat, denominata Abeat Aria e dedicata alle varie esperienze creative della contemporaneità non ascrivibili direttamente al jazz. Il CD è stato registrato da Luca Martegani nell’affascinante acustica del Chiostro di Voltorre, presso Varese, con l’impiego di soli due microfoni e senza aggiunta di riverberi artificiali, nel pieno rispetto delle caratteristiche sonore del luogo.

Abeat Aria si distingue anche per una ricerca grafica che unisce la musica all’arte visiva, offrendo così un prodotto curato in ogni dettaglio e da ogni punto di vista.

La copertina di “Claudio Farinone plays Ralph Towner” è stata illustrata dall’artista varesino Aldo Ambrosini, con il quale il chitarrista italiano collabora da anni, sviluppando performance “live” di musica e visioni.